lunedì 4 aprile 2016

ALLA BASE C'E' SEMPRE..UN PRIMER!!!

ALLA BASE....C'E' SEMPRE UN PRIMER!!!!

Vorrei parlarvi di un prodotto diventato oramai FONDAMENTALE nel make up..IL PRIMER!!!  Mentre ai tempi  in cui frequentavo l'accademia il mio insegnante proponeva di idratare la pelle dopo un'accurata detersione e applicare per una maggiore tenuta delle apposite fiale ( in genere a base di collagene) oggi le coe si sono ben evolute...Il primer è il primo prodotto da utilizzare prima del make up di tutti i giorni, dopo la crema idratante e non solo  nelle occasioni speciali ...permette di ottenere  una base viso impeccabile, l’alleato perfetto per un trucco long lasting .
Si presenta sotto forma di gel biancastro che , a contatto con la pelle, diviene trasparente e la rende setosa e opaca...ma Make Up For Ever  ha recentemente ampliato il proprio range di primer (Hd e All mat) con i nuovi Primer Step 1 che non solo mantengono l'elevata performance del primer professionale ma hanno un .."tocco in piu'" per aiutare i truccatori ( ma anche voi ragazze) non solo a mantenere il trucco piu' a lungo ma anche ad eliminare le imperfezioni...io li trovo degli ottimi alleati sui set fotografici e nel trucco sposa...allo stesso livello degli HD  della stessa casa...  vi spiego brevemente le caratteristiche PLUS ULTRA  di ogni singolo primer che oltre , come gia' accennato , a garantirvi la massima tenuta del make up, hanno un "tocco" in piu' ..la casa cosmetica ha infatti addizionato gli STEP1 di complessi vitaminici o liftanti che quasi li avvicinano ad una crema piuttosto che a un semplice primer!!primer
Step 1 Skin Equalizer si usano da soli o abbinati a seconda dell’esigenza e dell’effetto desiderato. Tutti contengono l’Equalizer Complex un complesso di ingredienti attivi che agisce sull’idratazione, l’elasticità e il rinnovamento cellulare grazie a:
  • Acti Tensor 3D, un complesso di zuccheri che ridisegna la texture cutanea per ridurre le imperfezioni e ridelinea i contorni del volto;
  • Regeactive, uno zucchero vegetale che potenzia il rinnovamento cellulare e rigenera i livelli superficiali dell’epidermide per una texture ancora più uniforme;
  • L’acido ialuronico ad alto peso molecolare che previene la perdita di acqua nei tessuti e avvolge la pelle in un film invisibile super idratante.
La gamma  comprende 10 referenze specificatamente creare per soddisfare le esigenze piu' elevate di ogni donna...

primer step 1 Make up for ever

La base LISCIANTE leviga visibilmente la pelle , interviene in maniera immediata su rughe e pori dilatali andandoli a LIVELLARE  come fosse uno stucco..e' incredibile l'effetto IMMEDIATO sui pori  che sotto i miei occhi sono letteralmetne scomparsi!!! si presenta sottoforma di un gel rosato , leggermente piu' denso degli altri STEP 1... ma una volta applicato si indossa come una seconda pelle
Il risultato sul viso è quello di un ‘blur’ istantaneo: le rughette sulla fronte, tra gli occhi ed attorno alla bocca risultano immediatamente corrette. Questo prodotto va inoltre a correggere molto bene anche i pori dilatati, resituendo una base viso davvero liscia e  preparandola in maniera ottimale a ricevere il fondotinta.




 LA BASE correttrice verde   attenua invece le discromie sul viso tipiche della pelle delicata o affetta da  rosacea e couperose. La texture della base verde  è molto leggera, a differenza dei ‘classici’ primer infatti, questo fluido ha una consistenza impalpabile e si assorbe sul viso in un soffio, come un siero cremoso.
Il colore è un verde chiaro salvia, la nuance perfetta per andare ad annientare il colore rosso sul viso. Come infatti sicuramente saprete, il colore verde è il complementare del rosso, e un verde chiaro va a contrastarlo senza ingrigire l’incarnato, come invece può succedere con prodotti dal pigmento verde troppo intenso.
base correttrice di rossori make up for ever step 1

Mattifying Base
e' secondo me tra tutti , il primer che piu' si avvicina al prodotto "classico"
È studiata per la pelle oleosa e lucida. Il complesso vegetale Sebustop minimizza l’aspetto dei pori dilatati, contrasta l’eccessiva produzione sebacea e riequilibra la pelle per conferirle una tipologia di texture normale. La polvere M.A.S assorbe invisibilmente la lucidità per assicurare un aspetto opaco sia all’istante che nel tempo. La polvere minerale di silice dai riflessi opalescenti dà alla pelle un tocco radioso e lascia la pelle estremamente morbida. Tutto questo, ovviamente, oltre ai benefici di Equalizer Complex.

Smoothing Base
È particolarmente indicata per le imperfezioni cutanee quali pori dilatati, linee sottili e occhiaie che non permettono la corretta rifrazione della luce. A rinforzo dell’Equalizer Complex, gli elastomeri di silicone levigano i pori e riempiono i micro-rilievi della grana cutanea. Le polveri sferiche aumentano la morbidezza della pelle, mentre i siliconi diffondono la luce armoniosamente.nel complesso dona alla pelle elasticita' e un bellissimo effetto "lifting"

Hydrating Base

È studiata in particolare per la pelle disidratata, desquamata e con sensazione di stiramento. Il complesso H2O idrata intensamente la pelle grazie all’acido ialuronico e alla glicerina ma anche grazie anche ai benefici lenitivi dell’amamelide. La polvere di riso crea un film protettivo sulla pelle e apporta un extra confort che dura fino alla sera. A questo si aggiunge l’efficacia unica di Equalizer Complex. La pelle è così rimpolpata ed elastica, diventa più trasparente e diventa radiosa.

Nourishing Base
È ideale per la pelle secca priva di nutrimento e disidratata a causa di fattori esterni. Oltre all’Equalizer Complex, un complesso vegetale a base di burro di karité e di squalane apporta alla pelle tutti gli elementi necessari di cui ha bisogno. Le polveri soft-focus rendono il prodotto particolarmente morbido mentre la vitamina E svolge la sua importante azione anti-ossidante. Grazie alla sua formula particolarmente nutriente ma priva di oli o di ingredienti pesanti, il make-up ha una tenuta perfetta e rimane fresco e luminoso tutto il giorno.

Éclat Radiant Primer Glow Base Blu

È studiata per la pelle molto chiara per correggere l’eccesso di pigmentazione giallo o marrone (macchie pigmentarie) e agisce su un lieve arrossamento neutralizzandolo con la complementarità del colore. La miscela di pigmenti Spectraflex® corregge i disordini pigmentari e le macchie scure. Il Complesso Soft focus unifica l’incarnato e consente una migliore rifrazione ottica della luce. Equalizer complex e gli agenti idratanti regalano una naturale luminosità.
Éclat Radiant Primer Glow Base Rosa Freddo
È ideale per la pelle spenta e “grigia” e per ravvivare il rosa naturale. La Miscela di pigmenti Spectraflex® dona un colorito fresco e cancella le zone d’ombra sul viso. Il Complesso Soft focus uniforma l’incarnato e riflette la luce. Degli Agenti idratanti conferiscono un glow naturale mentre l’Equalizer complex migliora l’aspetto della pelle

Éclat Radiant Primer Glow Base Pesca

Regala un colorito sano e naturale all’incarnato della pelle degli europei che desiderano ottenere un aspetto lievemente abbronzato. La miscela di pigmenti Spectraflex® migliora l’incarnato con la massima trasparenza. Il Complesso Soft focus uniforma l’incarnato e riflette la luce. Equalizer complex e gli agenti idratanti rendono la pelle sana e radiosa. La sua azione è unica contro i segni di fatica e per scaldare l’incarnato porcellana.



Éclat Radiant Primer Glow Base Gialla
È stata studiata per le pelli opache e per le pelli miste, compresi gli incarnati latini o mediterranei che desiderano un incarnato più chiaro e luminoso. Una Miscela di pigmenti  ammorbidisce l‘incarnato troppo pigmentato rivelando un effetto radioso. Il Complesso Soft focus uniforma la pelle e riflette la luce. Equalizer complex e gli agenti idratanti apportano alla pelle massimo confort e benessere. Consiglio: si può usare questa base anche per riscaldare l’incarnato molto chiaro.

Base Éclat Radiant Primer Glow Caramello

Riscalda la pelle scura e opaca, da mediterranea a nera, conferendole un colorito più caldo e radioso, grazie alla Miscela di pigmenti  marroni, rossi e gialli. Il Complesso Soft focus uniforma l’incarnato e cattura la luce oltre a minimizzare le discromie Equalizer complex, inoltre, assicura all’istante una pelle perfezionata e luminosa mentre gli Agenti idratanti apportano il massimo confort.

domenica 3 aprile 2016

PARTIAMO DALLA ..DETERSIONE

La prima cosa che un Make up artist deve fare ,pima del make up, e' procedere alla DETERSIONE della pelle della cliente. 
L'ideale e' usare un latte detergente delicato (per es. quello alle mandorle dolci) per eliminare le impurita' e i residui di trucco avendo cura di eliminarne l'eccesso passando successivamente del tonico lievemente alcoolico. Quest' ultimo , oltre ad eliminare i residui di latte detergente sulla pelle ,aiuta a chiudere i pori e  facilita la stesura dei PRIMER . 






La fase della detersione e' spesso sottovalutata ed invece e' un passo indispensabile perche' permettere al make up artist di:

--cominciare a prendere "contatto" con la cliente
--capire che tipo di pelle andra'  a trattare

e' in genere infatti durante la fase della detersione che viene scelto il tipo di fondo da applicare. Una pelle ,infatti , apparentemente normale , puo' rivelarsi invece secca al tatto qundi la decisione sull'applicare un tipo di fondotinta piuttosto che  un altro , dipendera' proprio dalla risposta che dara' la pelle durante a fase della detersione ..tenete inoltre presente che questa e' la sola fase durante la quale avremo un minimo contatto tattile con la cliente..fondamentale per capire se tratteremo una pelle secca o normale.

in genere consiglio alla cliente ( soprattutto  se si tratta si una sposa) di evitare di applicare il mascara o il kajal il giorno prima del make up, questo perche' molto spesso a casa le clienti  detergono il viso in maniera veloce e spartana a causa del poco tempo  o della stanchezza, o semplicemente per cattiva abitudine. in tal caso mi capita spesso di trovare residui di trucco durante la detersione pre make up. Nonostante la ciente insisti con il dirmi che il giorno prima si sia struccata continuo a togliere strati di kajal o mascara dalla palpebra inferiore rischiando di arrossarla.


Un prodotto che ritengo validissimo sostituto del latte e del tonico per la detersione e' l'Acqua Micellare..un prodotto che Deterge, strucca e tonifica, pulisce il viso in profondità e rimuove tracce di impurità e di make-up in modo efficace e delicato senza danneggiare la barriera idrolipidica della pelle
. 



giovedì 25 febbraio 2016

UNGHIA
PROBLEMATICHE PIU' COMUNI

Le unghie rispecchiano lo stato di salute della persona: nel momento in cui esso viene compromesso, le unghie inviano i primi segnali d'allarme
In condizioni fisiologiche normali, le unghie appaiono sane, forti e brillanti, sono leggermente elastiche e rosate; se i cominciano a presentare discromie, fragilità o microfratture, è possibile che sia in atto un'alterazione delle funzionalità metaboliche dell'organismo.

Cause possibili

I disturbi che possono colpire le unghie sono moltissimi e di svariata natura: l'origine può essere ricondotta a carenze alimentari, ad infezioni di lieviti, funghi o muffe, a patologie metaboliche di varia entità, a malattie delle pelle; anche le cattive abitudini di vita possono incidere sulla salute delle unghie.


Malattie comuni
Tra le malattie maggiormente diffuse che danneggiano le unghie, si ricordano:
  • ANONICHIA: patologia ungueale caratterizzata dall'assenza di lamina. L'anonichia potrebbe essere congenita (più rara, collegata a disturbi della crescita) o acquisita (connessa alla psoriasi). Questa manifestazione potrebbe essere accompagnata da cromonichia (variazione del colore naturale dell'unghia). Anche l'assunzione di farmaci e la metabolizzazione di sostanze tossiche potrebbero incidere in questa alterazione.





  • MACCHIE BIANCHE SULLE UNGHIE: questa condizione potrebbe dipendere da più fattori; tuttavia, spesso, le macchioline che si notano sulla superficie ungueale sono causate dalla creazione di bolle d'aria tra i cheratinociti.




  • MELANONICHIA longitudinale o striata: le unghie presentano un'alterazione del colore naturale, assumendo una tinta brunastra a causa dell'accumulo - nella lamina unguale - di melanina prodotta dai melanociti in quantità superiori alla norma. La melanonichia è conseguente a infezioni da parte di lieviti o muffe o rispecchia la distrofia canaliforme di Heller (la lamina dell'unghia è attraversata da un canale centrale depresso che divide l'unghia in due parti simmetriche).





ONICOCRIPTOSI (unghia incarnita): il letto ungueale sembra essere troppo piccolo per sostenere la lamina ungueale, che si spinge sempre più in profondità creando infiammazione e dolore.
  • ONICODISTROFIA: è una malattia che interessa soprattutto l'unghia del pollice delle mani e dei piedi. Le unghie tendono a rompersi e a scheggiarsi: le fessure trasversali possono diramarsi in ondulazioni diagonali. La causa risiede nell'inefficace afflusso ematico alla matrice, oppure in una carenza nutrizionale. Anche in seguito a patologie cardiache, se la pressione si abbassa molto e non giunge più la giusta quantità di sangue alle unghie, si potrebbe verificare questa condizione. Solitamente, comunque, l'invecchiamento è la causa principale di onicodistrofia.


  • ONICOFAGIA: non rappresenta un disturbo vero e proprio, poiché con questo termine s'indica l'abitudine a mordicchiarsi le unghie. La conseguenza sarà una modificazione della struttura dell'unghia: questa mania arreca gravi danni, in quanto il letto ungueale, essendo scoperto, non è protetto e si trasforma in un luogo perfetto per l'attacco da parte dei batteri.


  • ONICOGRIFOSI (unghia ad artiglio): l'unghia si ispessisce a tal punto che non si riesce più a tagliarla. Inoltre, l'unghia procede nella crescita curvandosi sempre di più, assumendo una forma ad artiglio. Potrebbe essere associata all'età, ma anche a traumi causati da sport.
  • ONICOLISI: tipica spia della psoriasi ungueale; l'onicolisi prevede il distacco della lamina dal letto ungueale. Inoltre, anche le lamelle possono perdere aderenza e provocare fratture. L'onicolisi può essere conseguenza di alcuni farmaci o traumi ripetuti (determinati da sport o da calzature troppo strette).



  • ONICOMICOSI: è un'infezione delle unghie causata da microorganismi chiamati miceti, responsabili della fragilità della lamina e dell'alterazione cromatica della stessa. Spesso, questa condizione è accompagnata da dolore e, talvolta, da cattivo odore.

  • ONICORESSI: questo disturbo è tipico degli anziani; è caratterizzato da unghie fragili con micro taglietti verticali, la cui lamina si assottiglia con striature e tagli.
  • ONICOSCHIZIA LAMELLINA: disturbo comune delle donne, caratterizzato dallo sdoppiamento della lamina ungueale. Gli strati più superficiali della lamina si sfaldano progressivamente e presentano delle microfratture nel margine libero. 



  • PERIONISSI: rappresenta un'infiammazione del perionichio (insieme di tessuto molle che circonda la lamina). La perionissi può anche conseguire un'infezione da Candida, Stafilococco, Herpes Simplex; preceduta spesse volte da infiammazione.
  • UNGHIE A “DITALE DA CUCITO”: si verificano in caso di alopecia areata, condizione per cui le unghie si connotano con un aspetto opacizzato, simile all'effetto generato da un'abrasione.
  • UNGHIE BLU: possono essere conseguenza dell'assunzione di alcuni farmaci come tetracicline o clorochine.
  • UNGHIE RICURVE (unghia a vetrino d'orologio): spesso questa situazione è strettamente associata a problemi più gravi, come disturbi a carico di polmoni e bronchi.
  • UNGHIE VERDI: in genere dipendono da un'infezione di Pseudomonas.,un batterio che si acquisisce nell'ambiente
  • XANTONICHIA: disturbo che interessa la superficie dell'unghia, che presenta macchie gialle diffuse o un progressivo ingiallimento. In genere è un problema comune dei fumatori; anche chi soffre di psoriasi, chi fa uso di tetracicline, chi soffre d' ipertiroidismo e chi usa smalti e solventi troppo aggressivi potrebbe riscontrare questo disturbo.



lunedì 11 gennaio 2016

Il trucco anni 70

Gli anni 70 sono un decennio molto interessante da un punto di vista generazionale. Gruppi storici come The Doors e i Rolling Stones fanno da sfondo a un profondo cambiamento culturale dove i giovani cominciano ad aggregarsi e a contestare la società e il governo. Sono gli anni dei figli dei fiori, gli anni di Woodstock, ma sono anche anni in cui la droga e gli acidi vengono utilizzati come mezzo di evasione e di protesta.
In questo contesto notiamo un cambiamento profondo anche nella moda e nel make up. Le donne utilizzano sempre di più i pantaloni e, in particolare, quelli a zamba di elefante. I tacchi diventano zeppe e le camicette hanno stampe multicolore con linee geometriche.
I modelli di bellezza di questa decade sono Farah Fawcett, regina indiscussa del piccolo schermo, e Brigitte Bardot, considerata una delle donne più belle al mondo. Un personaggio molto particolare, destinato ad avere un'influenza decisiva sui modelli di bellezza è quello di Barbarella, nata prima nei fumetti e poi trasferita sul piccolo schermo. Ma vediamo adesso nel dettaglio il trucco anni 70.
Notiamo subito nell'osservare le foto che tutti i modelli di bellezza di quegli anni hanno capelli color biondo cenere, lunghi e voluminosi. Il trucco diventa più semplice, rispetto al decennio precedente. Le sopracciglia non vengono più marcate, ma, al contrario, si tende ad assottigliarle il più possibile. Si comincia a fare uso di prodotti illuminanti per mettere in risalto gli zigomi e l'arcata sopracciliare.
Il rossetto è rigorosamente nude, si usano toni color carne o in alternativa lucida labbra. Anche gli occhi vengono truccati con toni naturali. Si tende a usare ombretti shimmer dei vari toni del marrone. Per la sera si usa anche l'oro e il bronzo. L'eye liner viene usato, ma in maniera più sobria rispetto al decennio precedente, si preferisce utilizzare la matita nera perché ha un tratto più morbido e meno netto. Le ciglia finte continuano ad essere usate ma si predilige un effetto più naturale e meno appariscente rispetto agli anni '60. In definitiva in questa decade si tende a togliere, invece che aggiungere. Si predilige una bellezza più naturale e meno artificiosa, la donna acquista una nuova femminilità, dall'aspetto più forte, grintoso e indipendente.

Trucco anni 60

Gli anni sessanta sono il decennio in cui la donna diventa protagonista e desiderosa di affermarsi in un mondo governato da uomini.
La contestazione femminile diventa uno strumento per dare voce ai diritti delle donne e finalmente il gentil sesso si esprime in tutta la sua esuberanza e creatività. 
Miti come Twiggy, Brigitte Bardot, Audrey Hepburn e Sophia Loren sono rimasti indelebili nel firmamento delle star fino ai gironi nostri ed hanno dettato legge nella moda e nel make up. 
Negli anni '60 il trucco è incentrato tutto sugli occhi che devono essere valorizzati al massimo, fino a farli sembrare enormi. 
Osservando la foto in alto si nota subito come il make up di Twiggy fosse tutto incentrato sullo sguardo. La tendenza è quella di marcare al massimo la piega palpebrale con ombretti scuri (nero o marrone), la palpebra viene messa in risalto con colori chiarissimi (rosa, celeste o bianco), le ciglia finte vengono usate non solo sulle ciglia superiori ma anche su quelle inferiori. In alternativa le ciglia inferiori vengono dipinte con la matita nera creando un effetto bambola (vedi foto). L'occhio viene ulteriormente ingrandito utilizzando la matita bianca nella rima interna. 
Le labbra vengono truccate con colori tenui e naturali, così come il fard. 
Per le sopracciglia, il trucco di questi anni segue due tendenze: totalmente depilate (come nel caso di Mina), oppure spesse e squadrate (Sophia Loren, Audrey Hepburn). 
Guardando la foto a lato di Sophia Loren notiamo come l'eye liner è stato applicato non solo sulla rima ciliare superiore ma anche su quella inferiore. Le line sconfinano esternamente senza toccarsi, allungando e ingrandendo l'occhio, creando un effetto ad occhi di gatto che era molto in voga in quegli anni. Le sopracciglia sono marcate con la matita, sopratutto nel tratto della coda, conferendo ad uno sguardo più intenso e magnetico.

Il trucco anni 40


Decennio di grande importanza cinematografica, negli anni '40 dive come Rita Hayworth e Katherine Hepburn hanno dettato le regole dello stile e dell'eleganza.
In questi anni le sopracciglia ritornano ad avere una forma più naturale, ad ala di gabbiano. Si predilige un incarnato chiaro, quasi di porcellana, con un unico tocco di colore sulle guancia, utilizzando blush rosati e color pesca. 
Gli occhi sono messi in risalto con l'utilizzo di ciglia finte, rigorosamente di visone, che intensificano lo sguardo senza creare un effetto troppo artificiale. Le palpebre sono valorizzate da ombretti dai toni naturali, color carne, che hanno l'unico scopo di creare chiaroscuri in grado di allungare la forma dell'occhio. La palpebra inferiore non viene più truccata con l'ombretto come negli anni '30, ma viene semplicemente bordata con la matita. 
Negli anni '40 il trucco era tutto incentrato sulle labbra, che potevano avere tutte le sfumature del rosso e del rosa. La forma del labbro superiore veniva arrotondata, come nel decennio precedente, mentre al labbro inferiore veniva data una forma squadrata. 
In questi anni le donne si tingevano i capelli di rosso o di castano ramato, come la grande Rita Hayworth. Le acconciature scendevano fino alle spalle con morbide onde. I capelli venivano portati all'indietro con la riga di lato, lasciando la fronte completamente scoperta.


Il trucco anni 50

Gli anni '50 sono il decennio delle pin up, gli anni del mito di Marilyn e di Elisabeth Taylor. Mai come in questo decennio la donna è stata più femminile nel suo modo di vestirsi e di truccarsi. In questi anni Dior propone la gonna corolla e il corsetto per stringere al massimo il punto vita. L'ideale di donna è formosa, sensuale, dall'immagine rassicurante e accogliente.
Il trucco degli anni '50 è intramontabile. Ancora oggi molte attrici sfoggiano un make up ispirato a questo decennio sul red carpet.
Le labbra sono protagoniste, rigorosamente rosse e carnose. La linea del rossetto è arrotondata, ma non a forma di cuore come negli anni '30, bensì vengono leggermente smussati gli angoli dell'arco di Cupido e si tende a bordare le labbra anche sul vermiglio per creare una bocca più piena e sensuale.
L'incarnato si fa più luminoso e viene fatto un uso sapiente dei punti luce che vengono valorizzati con polveri illuminanti. Il fondotinta deve essere molto coprente per garantire una pella da bambola. Le guance vengono esaltate da blash color rosa pallado per conferire un'aria fanciullesca.
Gli anni '50 sono gli anni dell'eyeliner che viene applicato con un tratto molto sottile che va man mano ad allargarsi verso l'esterno della palpebra per poi finire a forma di virgola in sù. Questo trucco serve per allungare e sollevare la parte esterna dell'occhio. La palpebra viene truccata in modo molto naturale, con toni color carne o a volte, come nel caso di Marilyn, veniva applicato un ombretto illuminante, rosa chiarissimo sulla palpebra mobile e un ombretto di rosato ma molto più scuro sulla piega palpebrale, in modo da creare una mezza luna. L'ombretto illuminante viene applicato anche sotto la coda delle sopracciglia per illuminare e aprire lo sguardo e sulla parte alta degli zigomi.
Le ciglia finte sono un must del make up anni '50 e diventano vistose ed esuberanti per creare un trucco  in pieno stile pin up. Le sopracciglia vengono portate ad ala di gabbiano e sovente vengono marcate con la matita per valorizzare lo sguardo.
I capelli in questi anni vanno di moda corti e cotonati, ma anche lunghi, voluminosi e con una frangia molto netta. I colori più diffusi sono il biondo platino, il nero corvino.