domenica 10 gennaio 2016


La Guerra e i“Trucchi” per non smettere di essere donna...


Make-Up anni 40

Quando pensiamo al make up anni 40, solitamente le protagoniste dell’immaginario collettivo, sono loro “le labbra rosse”. Eppure c’è ben altro, c’è la straordinaria capacità delle donne di ricercare astutamente, modi alternativi per mantenere un benessere “apparente”,nonostante le insidie della guerra... il sogno di brillare attraverso il make up, che la guerra in qualche modo aveva distrutto. 

 il conflitto mondiale, aveva gradualmente influenzato la vita quotidiana e i cosmetici, non fecero eccezione.
Tante furono le alternative studiate dalle donne, alcuni esempi: sughero bruciato come mascara, il succo delle barbabietole usato come rossetto, bicarbonato di sodio in sostituzione del deodorante, la doratura del sugo, diventava tinta per le gambe con matita per sopracciglia, che tracciava la riga posteriORE.Per le donne era impossibile rinunciare ad esempio al rossetto, rimaneva l’unico modo per non perdere la femminilità mentre si svolgevano anche lavori maschili.
Complessivamente il Make Up anni 40 era naturale, da pallido ai toni di pelle leggermente abbronzata, matita per sopracciglia, una sferzata di mascara e un bagliore roseo sulle guance, riempito con una spruzzata di glamour data dal rossetto rosso, questa semplificazione era per il pubblico femminile “comune” sappiamo benissimo che le palette colori e le tecniche di applicazione professionali erano molto strutturate ... come oggi la tecnica resta dei truccatori il messaggio arriva scevro di tecnica alla massa.
Qualunque donna, a qualsiasi classe appartenesse, ha sempre fatto lo “sforzo” di mostrarsi curata con quel poco che aveva. Pian piano comunque tornò quello spiraglio di speranza, con esso la produzione, nel caso specifico, quella cosmetica. I colori dei fondotinta erano mirati a donare un aspetto con “colorito sano”, fornendo così un look naturale o un lieve aspetto abbronzato ...
…il “bagliore” scaturito
da un bacio di sole.






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